Rousseau [Filo]

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MaRiUcCiA bElLa*
view post Posted on 8/4/2008, 16:01




Rousseau
Si chiamava Jean-Jacques Rousseau. 1712 Nato a Ginevra.
Rispetto all’illuminismo,ha una posizione ambivalente: ci sono aspetti per cui è illuminista assolutamente in maniera chiara,e altri aspetti che lo allontanano dall’illuminismo.
ASPETTI DI SOMIGLIANZA:
1. Condivide con gli illuministi l’atteggiamento razionalista,critico.
2. La difesa di valori come la libertà,l’uguaglianza e la fraternità.
ASPETTI CHE LO ALLONTANANO:
1. Se per gli illuministi l’uomo è = RAGIONE , per Rousseau l’uomo è ISTINTO.
2. Se dallo sviluppo della ragione si aspettano un PROGRESSO,lui si aspetta un REGRESSO.
3. Se gli illuministi parlano di UGUAGLIANZA CIVILE,lui parla di UGUAGLIANZA DEMOCRATICA E SOCIALE.
4. Se gli illuministi difendono il DIRITTO DI PROPRIETA’,secondo lui la proprietà non è un diritto.

OPERE
“Discorso sulle scienze e le arti” – “Discorso sulle origine o i fondamenti della diseguaglianza” – “Nuova Eloisa” – “Il contratto sociale” – “L’Emilio”.
CUORE E CENTRO
Contrapposizione tra UOMO NATURALE e UOMO ARTIFICIALE.
Due frasi famose:
1. “Tutto è bene quando esce dalle mani dell’autore,tutto degenera nelle mani dell’uomo” (presa dall’Emilio)
2. “L’uomo è nato libero e ovunque è in catene” (presa dal contratto sociale)
Per la diseguaglianza (sociale) paragona l’anima umana alla statua di Lauco,che il tempo,il mare,le tempesta hanno reso irriconoscibile. Dice che assomiglia più a delle BESTIE che a degli DEI.
Ci sono DUE principi naturali che guidano l’uomo PRIMA dell’intervento della ragione:
1. L’autoconservazione,che lui chiama “amor di sé”
2. La ripugnanza a vedere perire o soffrire qualsiasi essere sensibile,lui la chiama “pietà”
[Nello scontro tra due maschi,lo scontro NON è all’ultimo sangue,perché nel momento in cui il maschio superiore vince,il maschio inferiore mostra al suo avversario la parte del suo corpo più debole. Perché l’uomo non ha l’istinto di fermarsi di fronte alla debolezza di quello di fronte?? Perché l’uomo di fronte a sé e l’altro ha messo in mezzo LE ARMI,quindi non c’è contatto diretto e ciò ha spento la compassione che invece dovremmo avere.]
Dai due principi naturali,che però con il tempo sono andati a perdersi,deriva il fatto che i diritti naturali sono regole che la ragione è costretta a riscoprire per altra vita perché prima la ragione li ha soffocati.
Lo STATO DI NATURA che lui si immagina è uno stato BUONO,non è “guerra contro tutti”,anzi poiché tutti vivono in isolamento l’uno dagli altri,è tendenzialmente uno stato pacifico. Quindi non c’è il bisogno di uscire dallo stato di natura. Se si esce,è perché è successo qualcosa che poteva non succedere ma è successo. Lo stato di natura di Hobbes non è reale,ma è una condizione all’indietro di uno stato del passato.
PERCHE’ E’ SUCCESSO QUESTO? PERCHE’ C’E’ CORRUZIONE?
La risposta la troviamo in due discorsi:
1. Le scienze e le arti sono produzioni della ragione. Nascono dai vizi e li alimentano. L’astronomia nasce dalla superstizione: inizialmente non si distingue dall’astrologia. L’eloquenza nasce dal’ambizione o dall’adulazione o dalla menzogna. Tutte le scienze e le arti e la morale nascono dall’orgoglio,perché la morale della presunzione di saper stabilire da sé i principi del bene e del male. Le scienze e le arti nascono da questo,e l’effetto è l’incremento dello stesso vizio: nascono nuovi vizi,falsi bisogni e producono anche uniformità,omologazione,perdita dell’individualità, conformismo,omologano i comportamenti e nello stesso tempo creano distanze nei rapporti umani.
2. Questo discorso vede come momento fondamentale: la diseguaglianza. E’ qui che c’è la teoria che: il primo che ha recintato un terreno e ha detto E’ MIO è stato il fondatore della società civile,ma compiendo un usurpazione. Le cause accidentali che hanno portato alla corruzione della natura umana: è l’invenzione della proprietà privata,che ha prodotto diseguaglianza dividendo il popolo tra RICCHI e POVERI; introduzione delle MAGISTRATURE,da cui si è introdotto un’altra diseguaglianza tra POTENTI e DEBOLI; passaggio dal potere legittimo al potere arbitrario,che ha prodotto la distinzione tra PADRONI e SCHIAVI. Da queste cause fortuite (l’introduzione di queste cose),man mano si è creata una situazione di DECADENZA dell’uomo,accentuato dallo sviluppo delle scienze e delle arti. C’è un esigenza di tornare alle origini,cioè allo stati di natura,ma Rousseau dice che lo stato di natura non è uno stato di fatto,non esiste più,forse non è mai esistito e non esisterà mai,ma è bene raffigurarselo nella propria testa come NORMA IDEALE con cui GIUDICARE IL PRESENTE,e per cercare di muoversi in una NUOVA DIREZIONE nel futuro,e con questo diventa molto illuminista.
CONTRATTO SOCIALE 1762
Se in Hobbes e Locke,la teoria del contratto sociale,serviva per giustificare l’ordine esistente (Per H: giustificare assolutismo degli Stuart e Cromwell – per L: giustificare la gloriosa rivoluzione),per Rousseau serve a CRITICARE lo stato presente delle cose,quindi lo stato moderno. Bisogna cercare un nuovo stato in cui la norma fondamentale sia la NORMA DI GIUSTIZIA,in cui non valga la legge del più forte,ma sia basat su UGUAGLIANZA e LIBERTA’. Come si trova? Bisogna trovare una nuova forma di associazione che difenda con la forza di tutti il singolo e i suoi beni,ma in cui ciascuno,unendosi agli altri,tuttavia non obbedisca che a se stesso,e quindi rimanga libero come prima. Da qui bisogna firmare un PATTO in cui la clausula principale è : ognuno sia alieno (=si ceda) a se stesso e i propri diritti agli “altri” (la comunità) e in cambio riceva il riconoscimento di quella comunità,e quindi riceva i suoi diritti e quelli degli altri come membro del tutto,quindi non si rinuncia ai diritti,ma li si mette in comune con gli altri. I tuoi poteri non li cedi a un terzo al di sopra del contratto (come diceva Hobbes),ma li cedi a una collettività di cui fai parte,a un “NOI”,quindi CEDI e RICEVI contemporaneamente : questa di cui parla è la DEMOCRAZIA,e pensa soprattutto alla democrazia che vigeva a Ginevra. E’ un po’ uno stato utopico,perché questo stato funziona solo nel piccolo. Questo è quindi solo un PATTO UNIONIS e non subiectionis. In factum subiectionis sarebbe un patto IRRAZIONALE,perché la sicurezza che si cercava non si trova,è un patto dove non si riceve nulla,nessuno può impegnarsi per le generazioni future ad alienare la libertà degli altri e la libertà non si può alienare,perché non si può rinunciare alla propria natura di uomo. Questo PATTO UNIONIS dà vita a un “popolo” prima che a uno “stato”,intendendo per STATO una struttura organizzativa,e dà vita a un NOI che lui chiama volontà generale,intendendo per volontà generale quella volontà che spontaneamente nasce dalla vita in comune e che è diretta verso il bene di tutti,l’interesse generale. La sovranità appartiene al popolo che esercita sempre e direttamente il potere legislativo e il potere esecutivo è delegato a qualcun altro,ma è comunque delegato,quindi è in ogni caso in mano del popolo che può toglierlo in ogni momento. Troviamo una distinzione tra potere legislativo ed esecutivo che lo oppone a Montesquieu: essi non si possono separare,sono distinti ma non separati,perché il titolare dei due poteri è sempre il popolo.
Da qua nascono una serie di problemi:
1. C’è chi lo ha visto come il DIFENSORE DI UN INDIVIDUALISMO RADICALE,perché vuole la libertà dell’individuo. C’è chi ha sottolineato l’aspetto per cui sosterrebbe un COMUNITARISMO RADICALE,perché c’è la volontà generale. E’ quindi un INDIVIDUALISTA o COMUNITARISTA?
2. Lui è un teorico della democrazia o della democrazia totalitaria? Di fatto lui è sempre stato il filosofo dei rivoluzionari.
3. Problema dell’astrattezza della nozione di volontà generale: pecca di astrattezza,perché chi è che incarna la volontà generale? O la convenzione nazionale,o i giacobini,o Robespierre: un assemblea,un partito o una persona? Quindi si rischia che la teoria della democrazia sfoci in realtà nell’opposto.

LA SUA CONCEZIONE DI POLITICA FINISCE NELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI:
Nella dichiarazione dei diritti del 1789, nell‘art.3 si dice che il principio di ogni sovranità risiede nella nazione e nell’art.6 si dice che la legge è l’espressione della volontà generale.
 
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trota_fario
view post Posted on 10/10/2008, 10:36




CITAZIONE (MaRiUcCiA bElLa* @ 8/4/2008, 17:01)
Per la diseguaglianza (sociale) paragona l’anima umana alla statua di Lauco

Glauco ;)
 
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1 replies since 8/4/2008, 16:01   297 views
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