UNIFICAZIONE TEDESCA
Dal Congresso di Vienna (1814-1815) si era formata la Confederazione germanica, ma nasce all’interno della popolazione, l’esigenza di un’unificazione germanica.
Scoppiano diverse insurrezioni da Berlino: la Prussia si spacca tra i sostenitori della Piccola Germania e della Grande Germania.
Nel 1848 viene proposto al re di Prussia la corona della Germania dopo l’unificazione, ma non accetta perché legato al principio di legalità.
Ma all’interno della Prussia prevale la volontà di un’unificazione al di fuori di ogni istanza liberale.
1861 Guglielmo I di Hohenzoller diviene re di Prussia e nel 1862 Otto Von Bismarck diviene cancelliere.
Bismarck convince Guglielmo I a sciogliere definitivamente il parlamento
Secondo il Bismarck l’unificazione tedesca doveva avvenire sotto la completa egemonia prussiana mediante l’esercito e la diplomazia.
Bismarck deve quindi isolare politicamente l’Austria che da sempre detiene l’egemonia.
Con la questione dei tre ducati danesi il Bismarck ha la “scusa” per iniziare la guerra austro-prussiana che si conclude con la pace di Praga nell’agosto del 1866: secondo tale pace l’Austria formava l’Impero Austro – Ungarico, dopo essere stata estromessa dalla nuova Confederazione Germanica del Nord che grazie al Bismarck detenne l’egemonia.
A questo punto la Francia di Napoleone III si allarma quando la successione spagnola prevede l’affidamento del potere al cugino di Guglielmo I, Leopoldo I.
Napoleone III invia un dispaccio a Guglielmo I chiedendo di convincere Leopoldo I a non accettare il trono spagnolo.
Guglielmo I accetta ma Bismarck manipola di dispaccio (di Erm), facendo apparire le pretese francesi troppo eccessive.
È guerra.
Il 20 settembre 1870 la Prussia sconfigge a SEDAN i francesi.
Il Bismarck aveva ottenuto l’egemonia completa.
Nel dicembre del 1870, Bismarck forma il II Reich.
Nel gennaio del 1871 Guglielmo I viene nominato Kaiser, ricostituendo l’impero
Bismarck guadagna anche la neutralità di Russia e Inghilterra.
